Nessun lockdown per un sogno

Carissimi, personalmente scrivo poco su questa pagina in riferimento a me stessa perché penso che non vada usata l'associazione per fini propri. Credo invece che la mia storia di madre ferita sia il pezzo mancante ad un puzzle che sempre più manifesta la sua chiara figura. I genitori colpiti dalla Sindrome di Alienazione Parentale continueranno ad essere parte di me e con essi spererò e crederò che la PAS sarà scientificamente provata, dato che il DSM V (strumentalizzato per negarla) sappiamo essere ateorico. Molte sono sicuramente le strumentalizzazioni della PAS, ma molte le situazioni che confermano le dinamiche e le conseguenze che ne derivano a livello psicologico e socio-relazionale che mirano ad una frammentazione della personalità del bambino in età adolescenziale e conteso dai propri genitori. Oggi voglio condividere con voi un pensiero rivolto alla mia Africa che scaturisce da una riflessione in riferimento a questi duri mesi di restrizione.
Come per tutti, il lockdown mi ha "paralizzata" nelle attività modificando una quotidianità fatta di fatiche ma anche di tanti "sogni" da realizzare. Le apparenti grigie giornate segnate dalle restrizioni con il tempo hanno assunto colori diversi a seconda del vissuto. Ho avuto tempo, ho avuto silenzio, ho potuto maturare sempre più e con più convinzione che l'essere proiettata nel sociale e in modo specifico in terra di missione non è solo un moto interiore, che tra l'altro ho in me dal giorno in cui questa associazione è nata (24 dicembre 2010), ma è un desiderio necessario per porre le basi ad un reale che si fa sempre più strada. Non a caso non sono sola in questo mio percorso di vita, sono con chi rafforza il mio desiderio unendo il proprio.
Il Covid-19 ci consegna un tempo diverso, con diverse organizzazioni ed intenti, con novità che danno ampio raggio di azione alla creatività. Si procede, insieme, per ricominciare più forti, più uniti, con più progetti/sogni. "Io desidero" è premessa all' "io posso". Posso se in tutto quello che faccio ci metto passione, sacrificio, fiducia, tessendo in rete opportunità. Una rete fatta di operatori ed anime belle che non mirano ad alcun interesse se non ad eliminare disagi sociali, familiari, comunitari. Nel silenzio ci sono, ci sono sempre stata, ci sarò sempre. Ci siamo, tutti, indistintamente e senza remore. Poniamo in atto distanze sociali non solo per prevenire contagi Covid, ma anche contagi di un pensiero individualistico, egoistico per non entrare nella logica del compromesso per...
La mia/nostra Africa è diventata ancor più parte di noi proprio in un momento in cui è sembrato non poter far più nulla per essa. I bambini, le ragazze madri, gli stessi padri missionari, non suscitano in noi pietà, né pensiamo che sia necessaria la nostra presenza. Loro hanno un profondo senso del divino che li rende trascinatori di gioia e di grande riverenza alla vita in termini di dono. Noi di essi abbiamo stima e riconoscenza perché ci dicono quello che dovremmo essere: semplici, grati, pieni di speranza.
Da questa Italia continuiamo con le nostre cinque adozioni a distanza e lavoriamo per fare beneficienza a sostegno di più opere (asili, ospedali, case di accoglienza per orfani) e ciò insieme ad altre associazioni. Non esiste un nostro "personale progetto" o forse un giorno ci sarà anche questo, esiste e sempre esisterà un interesse per la terra d'Africa e le sue svariate necessità. Non abbiamo preferenza per un solo luogo o missione, abbiamo il cuore proiettato verso un angolo d'Africa chiamata Tanzania che ci porta in più villaggi e più missioni (passioniste). Da questa Italia continuiamo a sentirci parte della loro fatica e sofferenza grazie a chi ha compreso cosa facciamo e "desideriamo".
Io a motivo della stima e rispetto che provo per essi, rispondo con un impegno maggiore: vivrò con loro il resto della mia vita. È un "desiderio" ma anche l'unico modo per rendere grazie a Dio per tutto quello che esiste intorno a me. Mi reco lì senza pretese, né false illusioni. Mi reco in Africa per "stare" con loro ed insieme sognare, sperare e realizzare nuovi mondi e vera concezione di amore. Lascerò, come sempre, che i piccoli angeli neri mi annodino i capelli cercando di renderli più simili ai loro, fisserò nello sguardo delle mamme africane il mio sguardo per farle sentire meno sole e meno stanche. Permetterò ai missionari affaticati di metter fuori parole e pensieri negativi per dar spazio a nuove energie. Io so che tornerò e ci rimarrò perché quello che ho incontrato era solo qualcosa che mi cercava: ed oggi mi ha trovata! Ero in Africa ancor prima di desiderarla, non appartengo a me stessa. Se tutto quello che potrò fare è "esserci", finendo i miei giorni nella rossastra terra d'Africa, io ne sarò semplicemente onorata e grata in eterno a Dio, a chi mi ha fatto soffrire, a chi mi ha aiutato a sorridere e a progettare una realtà più nobile da quella vissuta nei tribunali.
Mancano pochi mesi e voglio credere di riuscire a partire per sempre. Sostenetemi con il vostro desiderio di bene per questa Africa.
Vi ringrazio non solo per avermi letto, ma anche per avermi ascoltata.
 
Con profonda gratitudine
 
Presidente
Prudenza Fallacara