Una strana "accoglienza"

 
Ciao Prudenza
sono Lara T.e  ci siamo sentite per telefono, hai parlato anche con mia mamma. Il Tribunale dei Minori di Milano ha emesso una sentenza di adottabilità per mio figlio Manuel che il prossimo 25 giugno compirà 2 anni.  Questa drammatica sentenza è stata l'ultima fase di un processo distruttivo avviato dalla segnalazione urgente al Tribunale da parte di un centro psico sociale purtroppo introdotto nella nostra vita.
 
Quello che chiamerei pseudo-dottore, dopo aver inutilmente tentato di prescrivermi farmaci dannosi alla gravidanza; ha contattato la mia ginecologa e ha scritto all'ospedale poco prima che avvenisse il parto; dopo la nascita di mio figlio Manuel ha inviato un suo collega per un colloquio nel reparto maternità e mi sono dovuta ritrovare a dare spiegazioni al personale dell'ospedale; ha preteso colloqui e che due operatrici del centro psico sociale venissero periodicamente a casa a controllare la gestione di Manuel (gestione più che valida, secondo loro). Infine mi ha fatta ricoverare per un banale litigio fra me e mia madre (ricovero durante il quale con la forza mi hanno inoculato farmaci che mi hanno impedito di proseguire l'allattamento); mi ha minacciata di rivalersi su mio figlio se non mi fossi sottoposta a periodiche iniezioni e dato che io l'ho denunciato ai carabinieri, ho assunto un avvocato e rifiutato punture, sospeso colloqui e la visita delle due operatrici a casa, ha messo in pratica la minaccia rivolgendosi al Tribunale.
 
Il Tribunale avrebbe disposto subito l'allontanamento di Manuel se la polizia locale (che già mi conosceva come una persona tranquilla che non meritava il ricovero essendomi venuti a prendere a casa mentre cambiavo il mio bambino) non avesse espresso il suo disaccordo e il dottore che aveva segnalato il mio caso al Tribunale non avesse ribadito in un altro fax che sarei dovuto essere inserita in una comunità mamma-bambino con mio figlio. Ho trascorso un brutto anno in quella struttura dove sono stata imbottita di medicine, rimproverata dalle educatrici e sottoposta ad una perizia psichiatrica da due CTU  che mi hanno svilita come persona, ma soprattutto come mamma.
 
Il Tribunale tenendo presente soltato la relazione delle CTU, ha provvisoriamente allontanato Manuel mandandolo in una casa-famiglia mentre io sono ritornata a casa. Ha inoltre disposto un'udienza per me e mia madre e le relazioni dell'assistente sociale, della comunità mamma-bambino e della casa-famiglia che sono state tutte contro di me. Anche questa volta la difesa del mio avvocato non è andata a buon fine e nemmeno gli allegati, compresa una relazione scritta da me sulla crescita psico-fisica del mio bambino. Il risultato è stata l'orrenda sentenza di cui ho già parlato che mi ha vietato di vederlo. Le varie fasi di questa storia assurda sono finite in diversi articoli di giornale.
 
 
 
COMUNICATO STAMPA