Il mio presente più felice del passato

É difficile trovare le giuste parole per descrivere cosa è l'Africa e cosa si prova stando in questa terra misteriosa.

Ho iniziato a vivere l’Africa ancor prima di arrivarci, per tutto il viaggio non fatto altro che chiedermi a cosa andavo incontro in questa nuova esperienza. Solo dopo ho compreso che neanche il più grande dei pensieri potrà mai essere paragonabile a ciò che la terra d’Africa ti regala e ti fa vivere. 

É un mix di emozioni e pensieri, ti guardi intorno e sei circondato dalla natura, da una povertà assurda ma che passa in secondo piano nel momento in cui un piccolo bambino ti saluta. Non è un semplice saluto, credo che loro vedano in noi un aiuto senza sapere che il vero aiuto lo offrono loro a noi occidentali in visita. In quel saluto c'è un grido di speranza, per un futuro migliore, non solo per loro stessi ma per la loro stessa terra; c'è un amore infinito e anche un grande capacità di rendere grazie per tutti e per tutto.

Spesso si dice che loro sono nati nel posto sbagliato del mondo, posso dire però che forse siamo noi ad essere nati nel posto sbagliato.

Dico questo perché, avendo tanto e tutto, non ci godiamo più niente, la gente che ci circonda, l'abbraccio di un amico, la natura stessa e il tetto che ci ripara. É vero, loro lì non hanno nulla ma hanno una cosa che noi qui invece non abbiamo e che non so se avremo mai: la semplicità.

L'Africa ti fa capire questo e tanto altro, ti fa abbattere tutti quei muri che la società odierna continua ad alzare, non esistono differenze, non esistono razze, non esistono supremazie e non esiste un diverso colore della pelle; tutto si annulla perché ciò che conta davvero è donare amore anche con un semplice “ciao” o “Hi”, con una pipi (caramella), una caramella donata ai mille bambini che ti saltano addosso, come se ti conoscessero da sempre. Quello che conta davvero è il rispetto per le differenti culture e religioni.

Arrivata in Italia ho percepito quanto l'Africa non ti abbandoni mai, ogni cosa mi riporta a quell'esperienza che non dimenticherò mai, ogni persona di colore che incontro per strada o su un treno, ogni parola che sento pronunciata in swahili è un richiamo verso quella terra.

Ero triste per aver lasciato l’Africa e a distanza di un mese sono felice perché l'Africa non mi ha più abbandonata, la mia vita è cambiata è sempre più semplice. Il mio presente è più felice del passato.

 

Rutigliano, 15/09/2019                                                                                      Claudia Cerini